Discussione:
Gabriella Pasquali Carlizzi e Francesco Maria Narducci, che relazione vi fu tra i due?
(troppo vecchio per rispondere)
tracieloeterra
2009-05-30 10:40:26 UTC
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Sono incappata nella signora Gabriella Pasquali Carlizzi e nel suo
sito grazie ad un articolo delirante in cui mi cita:

www.lagiustainformazione2.it/esoterismo/173-esoterismo/244-attenti-alla-rosa-rossa-di-alessandra-nassuato-.html

La signora fa riferimento ad un mio vecchio sito di Arte
(www.alenassuato.altervista.org) in cui raccoglievo alcuni miei
racconti erotici ed altri scritti a sfondo esoterico, oltre che opere
di altri artisti da me conosciuti.

Fino a prova contraria la letteratura di fantasia, il racconto, il
romanzo, tale è e resta. Non capisco quindi l'accanimento della
signora Gabriella nei miei confronti, se non per alcune dichiarazioni
che ho fatto riguardo al mostro di Firenze.

La signora Gabriella Pasquali Carlizzi, infatti, pare aver frequentato
a Roma nel medesimo periodo, la stesa università frequentata da
Francesco Maria Narducci, il medico Perugino, trovato incaprettato e
legato al caso mostro.

In rete si vocifera adirittura di un trascorso legame sentimentale tra
la signora Gabriella Pasquali Carlizzi e il Narducci, tanto che il
primo figlio della signora si chiama proprio Francesco Maria!!!

Indagando in questo senso ho anche scoperto che la signora Gabriella
ha reperito prove riguardanti il caso mostro e le ha manipolate a suo
piacimento, come attesta la signora Alberta Rossana Bianchi nel suo
sito:

"Mentre Sveva cerca di ritrovare un minimo di serenità tra le piante
del proprio giardino, Gabriella Carlizzi, agli arresti domiciliari da
ben 17 giorni, si è recata a Perugia, con mezzi propri, per tentare di
riacquistare la libertà, limitatale soltanto pro-forma; probabilmente
per concedere al Dott. Mignini, da molto tempo sottoposto a subire
giornaliere pressioni e invasioni telefoniche o tramite fax dalla
medesima, un po' di intimo raccoglimento prima di lasciarsi andare a
prendere una qualsiasi decisione.

Come se uno dovesse muoversi mentre un'altra persona lo tira per le
maniche o per i calzoni, o addirittura gli si attacca
alla cinghia dei pantaloni o lo afferra per i capelli....sì, perché la
Carlizzi è come una piovra, che una volta acchiappata una preda con un
tentacolo, se si taglia quello , la riafferra con altri tre!

E usa tutti i pretesti ed i mezzi possibili ed immaginabili per
mettersi sempre in evidenza, spaziando dall'esoterismo alla
massoneria, dalla rosa rossa alle messe nere, dalla religione al
crimine, dalle minacce all'invalidità e le malattie; ed ora anche alla
politica...ecc..ecc..

Altro che il prezzemolo in tutte le salse! Questa ambirebbe
addirittura al ministero dell'interno o a quello della giustizia!
Sono cose serie ed importanti, che non si possono ottenere solo per
vantate amicizie personali, o passeggere simpatie, sventolate sempre
energicamente dalla Carlizzi quasi fossero bandiere sbattute da una
tempesta di vento del deserto".

Non basta, il Dott Mignini, ordina una perizia psichiatrica atta a
capire se la signora Gabriella Pasquali Carlizzi è capace di intendere
e di volere:

"A proposito, le ultime notizie riguardanti la suddetta signora che
apprendiamo dal sito www.lagiustainformazione.it,
ci informano sul fatto che la medesima, dopo aver presenziato
all'udienza davanti al Tribunale del Riesame, che doveva esprimersi
sulla eventuale revoca della misura cautelare a cui è stata
sottoposta, ha saputo che il pm di Perugia Dott. Mignini ha presentato
richiesta al Gip De Robertis di ordinare una perizia psichiatrica
proprio a suo carico.

Detta perizia dovrebbe valutare se la stessa sia capace di intendere e
di volere , il suo grado di pericolosità sociale, e soprattutto se sia
in grado di partecipare alle prossime udienze fissate per l'incidente
probatorio".

Non basta ancora:

"La Carlizzi comunica inoltre di essere stata condannata, nel
frattempo, dalla Corte di Cassazione ad una pena di un anno e sei mesi
con i benefici di legge, essendo ritenuta colpevole di aver calunniato
l'ex Capo della Criminalpol Nicola Cavaliere".

Vediamo cosa dice ancora Alberta Rossana Bianchi sulla Carlizzi:

"Nemmeno del “mostro di Firenze” o del caso “Francesco Narducci” si
parla più, se non per dichiarare che la morte del medico perugino
rimarrà sicuramente impunita e che la procura di Firenze farà del suo
“mostro” quello che crederà opportuno : cioè un bel nulla, dato che
evidentemente dovrebbe rimangiarsi tutto quanto è stato detto e fatto
fino ad oggi.

E chi comprerebbe o leggerebbe più i numerosi libri in circolazione
scritti da emeriti letterati, giornalisti, psicologi o investigatori,
se venisse fuori che il famigerato killer è in verità una persona
completamente diversa da tutte quelle fino ad oggi investigate o
semplicemente segnalate e descritte nei suddetti racconti?

Persino Gabriella Carlizzi dichiara di voler abbandonare le sue
investigazioni per darsi alla politica!

Visto e considerato che anche la furbissima volpe della favola, non
riuscendo ad arrivare all’uva della pergola, ritenne più conveniente
cambiare proposito giustificandosi con l’affermare che:“Tanto,
quell'uva non era matura!”

(Dovrebbe essere successo proprio di questi tempi, in “attesa della
vendemmia!”)"

La Signora Alberta Rossana racconta precisamente di come la signora
Gabriella Pasquali Carlizzi abbia affrontato la questione mostro, di
come si sia letteralmente impossessata delle prove e di come, senza
nessun riguardo, abbia manipolato il tutto.

Ecco la testimonianza della signora Alberta Rossana Bianchi:


5 ° cap. - Da un messaggio su internet a un volto in T.V.


Il 9 luglio del 2004, mentre Sveva leggeva svogliatamente su internet
la posta a lei indirizzata, trovò uno strano messaggio che la sorprese
non poco e, dato il tono piuttosto esaltato della missiva, la lasciò
piuttosto perplessa.

Il testo della e-mail era il seguente:

"Ho sentito un tremito....."


Ciao Sveva, spiegarti chi sono é difficile, sicuramente le nostre
sofferenze si capirebbero tra di loro meglio, e più velocemente.
Ho un sito, www...it - visitami e così mi vedrai.
Sveva, lo chiedo al tuo cuore, perché é stato il mio cuore a vibrare,
quando ho letto i tuoi versi dedicati al mostro di Firenze. Vogliamo
insieme, stroncare questa scia di sangue, che sotto forme diverse,
continua?

Tu sei una persona ispirata, dammi un segno, mi adeguerò alle tue
indicazioni, ma se questo mondo deve continuare a mostrare ai nostri
figli la bestia nascosta che é nell'essere umano, noi che "sentiamo",
dobbiamo agire, e riportare quell'arcobaleno nel cielo...... mi aiuti?

(Firma del mittente)
(Omettiamo il nome della giornalista, molto conosciuta anche se non
iscritta all'albo)

xxx

Il mese di luglio rappresentava “l’incubo” per Sveva, da quando aveva
dovuto rinunciare alle vacanze in alta Garfagnana poiché le quote
oltre gli 800 metri le procuravano problemi al cuore;
così, il messaggio di cui sopra la colse in un momento molto critico,
costretta a rimanere sempre in casa per la difficoltà di camminare
senza indossare il busto, fradicia di sudore, affranta per la
stanchezza di dovere comunque provvedere alle necessità familiari,
desiderosa soltanto di starsene il più possibile sdraiata sul letto o
sul divano a farsi vento con un giornale o con il ventilatore sempre
vicino.

Ormai da qualche anno, cercava di sbrigare tutti gli impegni prima che
arrivasse il grande caldo, consapevole che, in caso contrario, avrebbe
dovuto rimandare ogni scadenza come minimo ad ottobre!

Però rispose al messaggio , innescando un susseguirsi di telefonate
chilometriche che la giornalista, quotidianamente ed anche più volte
al giorno, le faceva.

Dato l’argomento scottante delle conversazioni, Sveva la invitò a
darsi una calmata, perché assolutamente non desiderava mettere al
corrente della cosa il suo anziano compagno o i figli che erano spesso
in casa, ritenendo, giustamente, che a distanza di tanti anni, avrebbe
potuto compromettere nuovamente i rapporti familiari a fatica
recuperati.

E, se poi per caso fosse stata messa pubblicamente in piazza per
rivangare dichiarazioni che in definitiva erano già state dette e
sottoscritte a chi di dovere, non si sarebbe mai presentata in un’aula
di tribunale né tanto meno in qualche trasmissione radiofonica o
televisiva.

L’unica cosa che Sveva avrebbe gradito, semmai, era poter conferire in
privato con Michele Giuttari, che la giornalista affermò di conoscere
bene, assicurandole pure che avrebbe cercato di organizzare quanto
prima un incontro a tre con il magistrato in una località facilmente
accessibile,non lontana dall’abitazione della nostra protagonista.

La Signora era molto impaziente ; avrebbe voluto partire subito per
sapere di più, per vedere con i propri occhi il materiale in possesso
di Sveva e cercava di coinvolgerla al massimo non comprendendo le
difficoltà della donna che non poteva e non voleva ricevere gente in
casa, annusando nell’aria odore di tempesta

Era anche un periodo in cui la famiglia si trovava economicamente a
terra.
Un vero problema arrivare in fondo al mese con la misera somma rimasta
a disposizione per le spese strettamente ndispensabili; figuriamoci se
si dovevano mettere in conto oneri supplementari per rimuovere uno
strato di polvere infetta che avrebbe potuto mettere a rischio persino
la vita di tutti i componenti del nucleo familiare!

xxx


Seguì un periodo di silenzio e Sveva pensava che la giornalista fosse
andata in ferie, come aveva accennato. Già si stava rilassando, quando
ebbe nuovamente notizie che capovolgevano in un certo senso la
situazione.

La Signora raccontò che i suoi rapporti con Giuttari si erano
guastati, per cui l’incontro con lui non si poteva più combinare; però
si dichiarava molto interessata a mandare avanti la faccenda per conto
proprio e chiedeva di poter vedere lo stesso il materiale ed
eventualmente ritirarlo per studiarselo con comodo.

Sveva non era entusiasta di come si prospettava la situazione: non
avrebbe mai lasciato che una estranea si appropriasse di cose che
potevano avere un valore grandissimo, per quello che contenevano ed
esprimevano..

Ebbe però la debolezza di promettere alla Signora che, con calma,
quando sarebbe stata meglio e in grado di poter uscire per fare le
fotocopie di tutti i documenti in suo possesso, avrebbe cercato di
riordinare il tutto in successione cronologica e avrebbe scritto pure
una specie di relazione per spiegare il significato che ella aveva
attribuito ad ogni singola immagine.

La giornalista ancora insisteva per mettere fretta a Sveva, che fu
irremovibile e quando le spedì per posta il plico che aveva preparato
pazientemente, all’indirizzo che ella le aveva indicato, era già
trascorsa la prima decade di settembre.

xxx


Sveva pensava che la giornalista sarebbe stata abbastanza accorta nel
gestire la situazione in modo da non coinvolgerla direttamente e,
sapendo bene che esistono delle leggi a tutela del diritto d’immagine,
mai avrebbe sospettato che ella potesse approfittarsi di tutto quel
materiale scottante per pubblicare il tutto sul proprio sito internet.

In più, usava contemporaneamente brani tratti dal sito di Sveva dopo
averli manipolati e contraffatti, con l’aggiunta di particolari
inesistenti, partoriti soltanto dalla sua fantasia e fingendo
addirittura di riportare “interviste”, rilasciatele direttamente da
quell’ingenua fonte di notizie che le stava offrendo l’opportunità di
costruirsi un formidabile scoop.

Durante le lunghe telefonate che continuavano a susseguirsi tra le due
donne, Sveva le raccomandava invano di stare attenta, perché le
sembrava che l’altra avesse imboccato una strada troppo pericolosa ed
era ormai consapevole che in quel modo l’avrebbe costretta ad esporsi
pubblicamente, una volta che Morty avesse visto le proprie immagini e
avesse voluto sporgere denuncia contro qualcuno.

Ma l’altra le rispondeva di non preoccuparsi : “Dai la colpa a me, se
qualcuno ti viene a cercare!
Preoccupati piuttosto di trovarmi dei possibili contatti tra Morty e
(….) oppure con (….)…”
E si riferiva quasi sempre a persone nobili o famose.

Mentre Sveva era convinta che vi fossero altre cose più importanti su
cui investigare, come ad esempio se e dove Morty e il Narducci
potevano essersi conosciuti - e se erano stati insieme nel corpo dei
carristi al tempo del servizio militare.

Era diventato un chiodo fisso, per la donna, arrivare a sapere la
verità ; e a questo punto dell’inchiesta sul medico di Perugia, poteva
essere fondamentale accertarsi di questi particolari!

xxx

Invece a Sveva risultava, da quanto aveva potuto leggere sul sito
della giornalista, che ella addirittura avesse diverse volte incolpato
dei delitti del “mostro” altre persone, tutti personaggi di spicco ed
abbastanza riconoscibili, in una sorta di onnipotente follia, senza
preoccuparsi minimamente delle conseguenze.

E riflettendoci sopra, Sveva si domandava anche come mai, questa, se
in effetti aveva davvero altri “sospetti” che più si avvicinavano
all’idea che si era fatta del “proprio” mostro, continuava a mettere
in pericolo, oltre sé stessa e la propria famiglia, anche persone
estranee , trattando senza un motivo ben preciso e così alla leggera
argomenti tanto pericolosi.

In certi momenti, Sveva era proprio sconcertata da questi tentativi
della donna di trovare “per forza” un colpevole, allo scopo poter
uscire da una situazione che le doveva stare tanto “stretta”, da farla
sembrare quasi un’ape impazzita dietro il vetro di una finestra
chiusa.

Per questo, i timori di Sveva crescevano, giorno dopo giorno, fino a
tramutarsi in paura e quindi in panico, allorché seppe che il
materiale da lei spedito era ormai già stato presentato dalla
giornalista alla Procura di Perugia e che il suo nome era già stato
fatto, per cui doveva soltanto aspettarsi di essere sicuramente
contattata dagli inquirenti di quella zona, dato che il Dott.
Giuttari, al momento, non essendo più nelle grazie della suddetta
Signora , forse sarebbe rimasto all'oscuro di questa vicenda ancora
per un po'.

xxx

Durante l'anno in corso,(si parla sempre del 2004), dopo il gravissimo
attentato dell’11 marzo in Spagna, con 10 bombe che avevano provocato
198 morti e 1500 feriti su 4 treni di pendolari, il globo aveva
continuato a girare, sconvolto e dilaniato da milioni di drammi
quotidiani, dalla guerra in Iraq alle altre guerre, razziali o
religiose che fossero, o legate agli interessi economici dei governi o
dei privati.

E gli innocenti continuavano a morire a grappoli, senza alcuna via di
scampo, come mosche prese in trappola dalla carta moschicida; e
venivano ammucchiati nelle fosse comuni, scavate in fretta, con le
baionette ancora sanguinanti, nel ventre della terra, madre di tutti
noi, giusti ed assassini.

Essa riaccoglieva quei figli che le venivano restituiti squartati,
fatti a pezzi, irriconoscibili, bruciati delle fiamme dell’odio dei
fratelli; ma forse un giorno!...quel giorno si sarebbe ribellata allo
scempio ed avrebbe dato segnali tremendi!

Bastava che qualcuno come Osama Bin Laden, dirigesse il suo indice
sempre puntato verso una qualsiasi località del mappamondo per
scatenare un nuovo inferno.

E, di rimando, altri capi di stato accettando la sfida, mandavano a
morire migliaia di soldati e centinaia di operatori sociali e
sanitari, pronti a sacrificare la propria vita per accogliere tra le
braccia tutte quelle anime, che sospese, quasi galleggiati sul troppo
sangue versato, erano in attesa di volare verso il cielo.

xxx

Sveva, sofferente com'era per le proprie grane personali, non ce la
faceva più a sopportare tutto questo orrore ; c’era stato un breve
periodo, fra il settembre e l’ottobre, nel quale l’abbassamento della
temperatura atmosferica con i primi acquazzoni, le aveva ridestato
qualche lieve speranza di serenità.

Ed era riuscita a scrivere perfino un paio di poesie, pensando
soprattutto al nipotino che compiva il primo anno di età e cominciava
a camminare per casa con le scarpine “gialle come le foglie delle
ortensie”…

Solo il bambino riusciva a farla sorridere ancora….

Ma ora era di nuovo un' anima in pena e non riusciva più nemmeno a
dormire, sapendo che in casa già sospettavano che le stesse succedendo
qualcosa di strano, per le ore che perdeva al telefono e lo sguardo
sempre assente, con la preoccupazione dipinta in faccia!

xxx

Si trovava in questa situazione quando, una sera, mentre il
telegiornale trasmetteva gli ultimi aggiornamenti sul caso Narducci,
l'immagine di costui apparve ingrandita sul video;
il volto in primo piano, illuminato, con i capelli lisci e l'aria
vagamente sorniona...e il cuore di Sveva ebbe un sussulto, perché, per
la prima volta dopo 19 anni dalla morte di questo giovane medico , si
accorse di averlo conosciuto veramente!

E ricordò che appena lo aveva visto nella realtà, immediatamente aveva
notato la sua straordinaria somiglianza con l'attore cinematografico
Klaus Maria Brandauer, tanto da aver pensato per un momento che si
potesse trattare proprio di lui.

Sveva si trovava, quel giorno del luglio 1985, all'inaugurazione della
Mostra di Morty, che ella gli aveva organizzato a T., in un palazzo di
proprietà dell'Ente pubblico.

I visitatori non mancavano di certo ed erano molto interessati, ma il
Lupo, agitatissimo, andava continuamente avanti e indietro
affacciandosi fuori dall'entrata della grande sala , a volte
spingendosi fino sulla piazza davanti all'edificio, tralasciando i
suoi doveri di cortesia verso le persone presenti.

A Sveva, che gli chiedeva spiegazioni per tutto quel via vai,
aveva risposto che aspettava un amico che veniva "da fuori" e non
conosceva le strade ed il luogo preciso della mostra ; perciò era in
ansia per lui, dato il ritardo.

Finalmente, dopo l'ennesima uscita, il Lupo rientrò euforico insieme
ad un giovane un po' più basso di lui, indubbiamente molto
interessante come persona, ma in un abbigliamento poco adatto per la
giornata piuttosto torrida. (Indossava infatti una maglietta marrone
con il collo a "lupetto", sotto ad un giaccone tipo impermeabile, più
o meno della stessa tinta).

E fu mentre i due, chiacchierando animatamente fra loro, si
avvicinavano al tavolo dove la donna stava distribuendo i cataloghi,
che ella notò la somiglianza con Brandauer.

Tant'è che, dopo la breve presentazione che il Lupo volle fare
dell'amico, rimproverandolo perché era arrivato in motocicletta
"da lontano" ed aveva lasciato il casco fuori, sul sellino della moto,
Sveva, curiosa, aveva domandato subito se "quel bel ragazzo" fosse per
caso un "attore".

“No…no…non è un attore…e nemmeno un pittore!” – Aveva risposto Morty
ridendo –“LUI non ha niente a che fare con il mondo dell’arte!”

L’altro era arrossito e taceva. E Sveva, curiosa, cercava ancora di
sapere quale mestiere facesse;
ma fu sempre il Lupo a rispondere –“LUI è un medico!”

“Allora è il tuo medico”, insisteva la donna, continuando a guardare
“la strana coppia”; Morty gasato come non mai e l’altro che faceva il
timido!

“No…no…lui non ha un ambulatorio…è più uno scienziato, un chimico…lui
fa ricerche, esperimenti…!” – A questo punto l’altro si inserì
finalmente nella conversazione, spiegando che, purtroppo, il suo
lavoro era piuttosto monotono e lo costringeva a rimanere in una
stanza molte ore di seguito, senza alcuna fantasia o possibilità di
svago:”Quasi fossi un operaio a una catena di montaggio!…” – disse. E
rise.

Le poche parole dette dall’amico a Sveva, avevano fatto ingelosire il
Lupo, il quale si rivolse verso di lei esclamando: -“Mi sembra di
capire che LUI ti piace molto!…Ma guarda che LUI è sposato, ed anche
con una ragazza giovane e bella! Perciò non farti illusioni, eh!”

Vedendo come si stava mettendo la cosa, Sveva, imbarazzata, cercò di
abbozzare, salutando nuovi arrivati e dedicandosi ad altre mansioni. I
due amici fecero insieme il giro della sala principale e delle altre
due stanze, per osservare e commentare i quadri, quindi sempre
insieme, uscirono dal palazzo.

Dopo un po’, Morty rientrò da solo e andò a parlottare con i suoi
genitori; poi, prima della chiusura della mostra, venne a sedersi
vicino a Sveva.

“Come ti sembra che sia andata questa inaugurazione?” – Gli chiese
lei, soddisfatta per i lusinghieri commenti che aveva potuto ascoltare
direttamente dai visitatori.- “Sei riuscito a vendere qualcosa?”

“Ma, per ora no, a parte un lavoro tra quelli plastificati, quelli
esposti al centro della sala!”-
Il Lupo accompagnò Sveva a vedere qual’era il quadro in questione ed
ella rimase esterrefatta.
“Chi è quello sciagurato che ha avuto il coraggio di acquistare una
cosa del genere...magari per appendersela in casa!?”-

L’immagine scelta, faceva parte di un trittico, costituito da tre
immagini identiche ma colorate con colori diversi. Si trattava di una
giovane donna, sdraiata sopra un lettino, con le braccia e le gambe
allargate a formare una X , con mani e piedi legati agli angoli del
letto e “intubata”, cioè con tubi introdotti nei vari orifizi del
corpo.

La posizione sempre adottata dal Mostro di Firenze per riconsegnare le
sue povere vittime femminili agli occhi del mondo!
E il Lupo rispose senza battere ciglio: “Un mio amico…quello che è
venuto a trovarmi! A LUI è PIACIUTA!”

Alla fine della mostra, quando il Lupo e Sveva andarono a ritirare i
quadri, quello venduto all'amico era ancora sul cavalletto. - "Vedi,
aveva detto che tornava a prenderlo!
Invece non si è più fatto sentire! Mi toccherà portarglielo di
persona!" - Esclamò Morty cupo in viso e sembrava molto irritato."

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Sorgono spontanee molte domande: La signora Gabriella Pasquali
Carlizzi si interessa del mostro di Firenze, ha parlato con diversi
tstimoni, compresi i pm, ma non ha mai raccontato della sua liaison
con Francesco Maria Narducci.

Come mai?

Come mai colei che si dice ricercatrice di Verità omette questi fatti
molto importanti per una indagine approfondita?

Il sig. Giuseppe Fabozzi mi ha confidato inoltre, che la signora
Gabriella Pasquali Carlizzi è stata in viaggio di nozze, nel '74
proprio a Firenze, città che frequenta ancora volentieri.
Si vocifera inoltre di un ipotetico figlio che la signora ha avuto da
Francesco Maria Narducci, che sia vero tutto questo?

E' per questo che alla signora Gabriella disturbano i miei scritti?

Alberta Rossana afferma che la signora Carlizzi è come una mosca
impazzita dietro ad un vetro.

Forse la signora Gabriella Pasquali Carlizzi è coinvolta negli omici
dl mostro di Firenze e tenta di uscire da questa storia con le mani
pulite?

Certo è che questa mail da lei ricevuta lascia molti inquietanti
interrogativi sulla identità di questa donna:

http://www.disinformazione.it/mostrofirenze23.htm

Fax ricevuto in data 4 maggio 2004

«A PROPOSITO DI MOSTRI…
… e di interventi televisivi. E, magari, anche di “consulenze
psichiatriche” (il virgolettato è puramente casuale – e come potrebbe
non esserlo, dato il tema?).
E, ancora, di tempo, di luogo, di azione – in senso rigorosamente
aristotelico, s’intende.
Alla vigilia del Quinto di Dodici, puntualmente, si ripete
l’appuntamento, ora sì, davvero, nazional-popolare quel tanto che
basta a scatenare un bel putiferio, e scandaloso come una Gilda del
Terzo Millennio: ma la REGIA è lontana anni-luce rispetto alla
raffinatezza di quella del cult-movie, a partire dal taglio
dell’inquadratura. Per non parlare del copione che – è una costante,
da qualche tempo in qua – non può dirsi neppure rimasticato, solo
vomitato pari pari da quello stesso che ”ispirò” un certo LATO OSCURO,
e che mai come in questo momento ha manifestato con tanta chiarezza i
suoi obiettivi. Del resto, quell’aria svagata di tanti passaggi
televisivi, unita alla quintessenza di uno stereotipo di immagine –
genio e sregolatezza? O solo la sostenibile leggerezza del non essere?
– ben si sposano con una modalità espositiva (scritta, questa volta)
che si trova agli antipodi rispetto al rigore formale in cui si
identifica la metodologia scientifica. Ma, appunto, trattasi di
copione, e da un copione non ci si deve aspettare il rispetto di certe
norme: caso mai, l’Obbedienza al gesto autorevole di un (GRAN) MAESTRO
di Cappella che ama dirigere il coro con una bacchetta spinosa, ma
ingentilita da una corolla di petali. Peccato che ormai il loro
aspetto sia un tantino fané. Nel senso che il risultato
dell’operazione è una volta di più l’opposto di quanto ci si era
prefissi, quanto meno nei confronti del primo obiettivo della stessa.
Ovvero, a livello denotativo il messaggio suona: ”Visto? E’ tutto
inutile, la pecorella è tornata all’ovile, il suo scopo è di nuovo
ottenere la revisione del processo in base all’incapacità di intendere
e volere al momento dei fatti, altro che complici e mandanti, e noi
faremo, stiamo facendo in modo che ottenga proprio questo. In fondo,
un altro Mostro fu prosciolto in appello, la storia si ripete, cambia
solo qualche dettaglio trascurabile…” (forse, qui una perizia non
richiesta ma pubblicata, là una commissionata ma tenuta per anni in un
cassetto, e via dicendo). A livello connotativo, però, la Struttura
appare, agli occhi di chi sa e vuole vedere, fragile come non mai
nella sua necessità di ottenere QUELLA risonanza per QUEI contenuti.
Che ci sia BISOGNO di energia vera, di Nuova Linfa per rinvigorire la
pianta? E chi mai potrà abbeverarla con il suo splendore? La risposta
già esiste da tempo: resta il dubbio se la Struttura, oggi, sia un
grado di affrontare un simile salto di qualità, che costituisce
l’unica alternativa al suo definitivo avvizzirsi. Da un punto di
osservazione privilegiato quale è il nostro, non resta che attendere
gli eventi.

C(L)ARISSIMA IMPERATRIX»

Questo fax, il cui numero del mittente non è stato reso noto, ben fa
intendere che la signora Gabriella è in qualche modo collusa con i
deliti del mostro?

Perché non è stata divulgata l'identità dl mittente?

Troppe domande senza risposta, troppe risposte non adeguate alle
domande.

Non mi fermerò. Più vengo pungolata con accuse inesistenti, più mi
adopererò a capire.

La signora Gabriella Pasquali Carlizzi, tra le altre cose, mi diffama
asserendo che adesco minorenni e che sono piena di denunce, cosa
assolutamente falsa, la mia fedina penale è immacolata.

Io non reputo la signora Carlizzi solamente una malata mentale ma una
persona che ha uno scopo preciso e che ha a che fare proprio con
l'esoterismo degenerato in riti a stampo satanico.

La signora Carlizzi, infatti esegue esorcismi e riti contro ciò che
lei chiama "male", cercando di coinvolgere anche altre persone,
frequenta ambienti legati al terrorismo sionista e all'eversione
vaticana.

:))))

Alessandra Nassuato
tracieloeterra
2009-05-30 10:46:50 UTC
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Questa la mail che la signora Carlizzi manda a Stefania, in cui mi
calunnia:

Cara Stefania, come hai visto Fabozzi ha subito reagito alla
decriptazione. Ho mandato un sms a Paolo, consigliandolo di starsene
qualche giorno a casa, come ho deciso di fare io. Questa storia mi
preoccupa, abbiamo colpito la Rosa Rossa al cuore e ora le tenteranno
tutte. Le informazioni che ho avuto sulla Nassuato sono allucinanti e
vengono da divise che la conoscono bene. E' piena di denunce di ogni
genere. Recluta perfino minorenni e poi finiscono tutti dallo
psichiatra.
Anche Fabozzi, guarda che lui quando ci conoscemmo raccontò di essere
un sensitivo che gli capitavano strani fenomeni. Oggi lo nega, ma
quando lo raccontà c'era anche un mio figlio ed Elisa, e sapeva tutto
di magia e di stregoneria. Se ben ricordo ha una moglie africana, non
vorrei sbagliarmi.
Comunque faranno molte mosse false, l'importante è non farli passare
nel blog, loro cercano agganci mediante un qualunque strumento di
collegamento, per poi "operare a tavolino".
Per quanto mi riguarda io non darò teegua, domani in giornata spero di
poter scrivere un articolo con la decriptazione del delitto, ma vorrei
vedere prima le reazioni nel blog. Vanno studiate. Mi raccomando, non
lasciate solo Paolo, questa storia non mi piace nemmeno un pò.
Un saluto a tutti
Gabriella

alla signora dico che si vergogni!!!! non ho nessuna denuncia!!!! e
non conosco nessuna divisa!!!!

vergognosa e falsa!!!!!

perché menti così, cosa temi? cosa ho toccato? il tuo bel Narducci????

raccontecela utta, Gabriella, dicci cosa sai!

Falsa e bugiarda!!!!
Tarzan
2009-05-30 10:48:27 UTC
Permalink
Post by tracieloeterra
Sono incappata nella signora Gabriella Pasquali Carlizzi
[STRACUT]



HAI ROTTO IL CAZZZZOOOOOOOOO !!!!!!!

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