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Bell'articolo su HAARP
(troppo vecchio per rispondere)
Andreas B
2013-10-28 20:16:05 UTC
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Che i rapporti tra americani e russi non siano idilliaci è cosa sotto gli
occhi di tutti. Dopo la fine del comunismo, l’Alta Finanza internazionale
pensava di poter assoggettare in modo più diretto e ridurre ad uno stato di
semi schiavitù la Russia, esercitando la potentissima arma dell’indebitamento
e servendosi di tutta una serie di quinte colonne infiltrate nel nuovo
sistema economico, che stava nascendo sulle rovine della vecchia economia
socialista. Ma Putin, succeduto a Eltsin sparigliò le carte e riuscì,
attraverso il petrolio ed il gas naturale, a vanificare il progetto dei
grandi potentati occidentali e ad impedire che questi potessero razziare il
ricchissimo mercato delle materie prime dell’ex URSS. La seconda fase dell’azione
di Putin prevede il ritorno della Russia sullo scenario della grande
politica internazionale, riassumendo il ruolo di grande potenza, il che
presuppone la ricostruzione di un’efficiente forza armata, lo sviluppo di
tutta una serie di sistemi d’arma tecnologicamente avanzatissimi, un tipo di
politica di fermezza e di protezione degli interessi russi nel mondo.

Tra le varie cose che permettono lo sviluppo di sistemi tecnologici avanzati
c’è anche lo studio di una serie di satelliti e sonde spaziali le quali
permettono, da un lato, di collaudare sistemi importantissimi anche a fini
militari, ma nello stesso tempo di essere sfruttati anche come cassa di
risonanza propagandistica a livello mondiale. In linea con questa strategia,
l’Istituto Russo di Ricerche Spaziali dell’Accademia Russa delle Scienze
(IKI) e la NPO Lavochkin, che è la principale industria aerospaziale russa,
avviarono insieme, nel 1999, uno studio di fattibilità da 9 milioni di rubli
per realizzare una missione spaziale che prevedeva l’atterraggio su Phobos,
un satellite di Marte, di una sonda modulare atta a raccogliere e riportare
poi sulla terra, campioni del suolo del piccolo corpo celeste. Il progetto
della sonda era simile a quelle usate nel vecchio programma Phobos già
lanciate nello spazio alla fine degli anni ‘80. Lo sviluppo della nuova
sonda durò dal 2001 fino al 2004. Dopo di che il progetto fu messo in sonno
a causa della riduzione dei finanziamenti all’Agenzia Spaziale russa. Nel
nuovo piano governativo per le attività spaziali della Federazione Russa per
gli anni 2006-2015 la missione fu indicata come una di quelle più
importanti.

Il lancio fu programmato per l’ottobre 2009: a lavorare al progetto furono
invitati anche dei partner stranieri. In questa ottica rientra l’accordo
stipulato con la Cina, che prevede il lancio congiunto della prima sonda
interplanetaria cinese Yinghuo-1 del peso di 115 kilogrammi, per lo studio
del pianeta rosso. Phobos-Grunt avrebbe seguito la fase di crociera e
liberato la sonda cinese in orbita marziana. Il lancio, originariamente, era
previsto per l'ottobre 2009, poi fu rinviato nel settembre 2011 ed ancora
rimandato al successivo novembre dello stesso anno. Le dimissioni di Valery
Poletskiy direttore della NPO Lavochkin, nel gennaio 2010, furono imputate
anche ai ritardi per il piano di realizzazione di Phobos-Grunt. Il suo posto
fu preso da Viktor Khartov; inoltre alla sonda fu aggiunta una trivella
polacca come meccanismo di riserva per il prelievo di campioni di terreno.
Phobos-Grunt è ricaduto sulla terra il 15 gennaio 2012.


Phobos-Grunt ricaduto sulla terra il 15 gennaio 2012

I campioni dovevano essere riportati sul nostro pianeta, attraverso una
capsula il cui atterraggio, a fine missione, era previsto senza l’uso di
paracadute nel poligono di Sary Shang, in Kazakhistan.

Il lancio è regolarmente avvenuto l’otto novembre 2011 tramite un vettore
Zenith. Un altro stadio del razzo avrebbe permesso, successivamente al
modulo, posto in orbita di parcheggio terrestre, di poter essere trasferito
in un'orbita per raggiungere Marte. A questo punto, la sonda comincia ad
avere problemi: cattivo funzionamento del sistema propulsivo a causa di un
non buon orientamento assunto, che avrebbe impedito ai pannelli solari di
ricevere la luce necessaria all’alimentazione dei sistemi elettronici di
bordo. Ma come è possibile che ai nostri giorni, una sonda come Phobos-Grunt
cominci ad inviare a terra dei dati completamente assurdi, anche se gli
vengono richiesti dei semplicissimi riferimenti telemetrici? Giunti a ciò,
non si possono prendere in considerazione che ipotesi non ufficiali le quali
diano una spiegazione plausibile al fallimento della missione, dal momento
che le stesse fonti ufficiali russe insinuano possibilità diverse con
interviste e dichiarazioni verbali di autorità qualificate in materia.

Il giornale Isvestie, per esempio, raccoglie un’intervista di Vladimir
Popovkin presidente dell’Agenzia Spaziale russa che così si esprime: «I
frequenti fallimenti dei nostri veicoli quando volano sul lato della terra
opposto alla Russia - dove non li vediamo e non riceviamo letture di
telemetria dalla strumentazione di bordo – sono inspiegabili ». Vladimir
Popovkin ovviamente mette le mani avanti, e così prosegue: «Io non voglio
accusare nessuno, ma oggi esistono sistemi molto potenti per pregiudicare il
funzionamento di un veicolo spaziale ed il loro possibile uso non può essere
escluso»…

Altra benzina viene gettata sul fuoco da Nikolai Rodinov, Tenente Generale
ex comandante del sistema di allerta precoce dei missili balistici
intercontinentali durante la guerra fredda. Il Generale sostiene che i
numerosi fallimenti delle missioni spaziali russe non necessariamente
possono essere stati causati da attacchi mirati posti in essere in maniera
deliberata, ma invece, potrebbero essere ricondotti a cause indirette,
conseguenziali alla presenza di una forte potenza elettromagnetica emessa da
apparecchiature terrestri situate in altri Paesi esteri. Rodinov, senza
entrare in dettagli particolareggiati, nel miglior stile dei militari russi
vecchia scuola, afferma che in Alaska è collocato un enorme impianto formato
da antenne (cioè quelle del sistema americano HAARP) le cui irradiazioni di
onde possono influire sulla ionosfera, che è la parte più estrema
dell'atmosfera terrestre. Il satellite passando sopra l’Alaska entra in un
punto cieco, che impedisce ai russi di mantenere regolari contatti con il
veicolo spaziale ed, essendo quella una zona della ionosfera molto
disturbata da altre interferenze, queste avrebbero potuto causare problemi
se non proprio di tutto l’apparato, di almeno qualche suo componente più
delicato. Si aggiunga che gli elementi citati, non sono più totalmente
prodotti Russia, ma in gran parte provengono da Stati Uniti e Canada.

Ormai la sonda è definitivamente ed irrimediabilmente perduta: nessun
supercomputer può calcolare con precisione il punto di impatto con la
superficie terrestre; le variabili di calcolo sono troppe per poter essere
in grado di prevedere con esattezza il punto di rientro. Di certo sappiamo
che la sonda al momento dell’impatto con l’atmosfera terrestre ha un peso di
13 tonnellate delle quali, ben 10, sono formate da carburante molto tossico
(dimetildrazina asimmetrica e da tetradiossido di azoto) nel modulo ci sono
anche il piccolo satellite cinese, alcuni grammi di cobalto 57 radioattivo
ed anche una piccola capsula contenente tre tipologie di microrganismi. Lo
scopo di quest’ultimo esperimento indicato come Living Interplanetary Flight
Experiment (LIFE) è finanziato da Planetary Society per capire e studiare
gli effetti del viaggio interplanetario di lunga durata (tre anni) su tali
microrganismi e testare alcuni effetti della transpermia la quale prevede
che la vita possa viaggiare da pianeta a pianeta, per esempio, in rocce
lanciate nello spazio e schizzate via da un pianeta per l’impatto di un
asteroide sulla superficie del pianeta medesimo. Si pensava che Phobos-Grunt
dovesse impattare la superficie terrestre nell’Oceano Indiano a circa 1.700
kilometri ad ovest dell’Indonesia. In realtà il satellite, il 15 gennaio
2012, è precipitato nell’Oceano Pacifico al largo delle coste cilene.

Al tempo della guerra fredda tra le due superpotenze avvenivano episodi di
attrito e spesso di scontro, le quali mai finivano sulle prime pagine dei
giornali, anche perché si trattava di episodi di spionaggio in cui dall’una
e dall’altra parte ci si punzecchiava, anche per saggiare le capacità
reattive del nemico. Si sta combattendo silenziosamente un nuovo tipo di
guerra che adopera come armi tecnologie molto complesse e programmi
informatici sofisticatissimi: sempre maggiori sono gli attacchi di
hakeraggio che, per esempio, i cinesi compiono nei confronti degli USA; le
armi elettroniche sono usate o per captare notizie utili sia di carattere
militare, che economico, senza poi parlare degli atti di sabotaggio o di
disinformazione. Ora il clima di perenne allerta, che sembrava
definitivamente messo nell’album dei ricordi, è invece stato riesumato,
oltre ai russi c’è anche qualcun altro che si lamenta. Poco tempo fa il
satellite tedesco ROSAT (il Röntgensatellit dedicato alla memoria di Wilhelm
Röntgen, lo scopritore dei raggi X) è misteriosamente precipitato il 23
ottobre dell’anno scorso. Questa volta i sospettati sarebbero proprio i
russi, rei di aver colpito i sistemi computerizzati per il comando ed il
controllo del Goddard Space Flight Center. Il danneggiamento sarebbe
avvenuto attraverso un’intrusione informatica.

H. A. A. R. P.

La sigla così è per esteso: High-Frequency Active Auroral Research Program.
Esso rappresenta il punto focale del progetto che, negli anni Ottanta, l’Amministrazione
Reagan chiamava Guerre Stellari e che comprendeva tutta una serie di sistemi
d’arma estremamente innovativi le quali andavano dalla creazione di una rete
di difesa di missili antimissile, fino ad innovative armi ad energia e di
controllo del clima, per poter mettere in ginocchio qualsiasi nemico a
qualsiasi latitudine.


CLICCARE PER INGRANDIRE

Dal 1992 esiste, inoltre, un progetto del Dipartimento della Difesa gestito
e coordinato da Marina ed Aeronautica degli Stati Uniti denominato appunto
HAARP: come spesso succede in questi casi la vernice che si dà all’operazione
è dorata ed ammantata da nobilissimi fini: lo studio, per fini scientifici,
della ionosfera, cioè della parte più esterna dell’atmosfera terrestre ed
anche lo sviluppo di nuove tecnologie radar che possano migliorare le
telecomunicazioni con i sottomarini, oltre che a rendere possibile ed
eseguire radiografie dei terreni per poter rilevare la presenza di armi
basate in bunker, anche a decine di km di profondità. Sul Web l’innocuità
della cosa è rappresentata da una serie di foto di un’apparentemente
innocente stazione scientifica, con una serie di antenne piantate su dei
pali di alluminio in un vasto terreno a Gakona in Alaska. Per l’esattezza
si tratta di 180 piloni di alluminio alti 23 metri su ognuno dei quali sono
montate una coppia di antenne a banda bassa ed una per la banda alta capaci
di sparare onde ad altissima frequenza fino a 350 chilometri di distanza;
esse sarebbero dirette verso zone ben determinate del nostro pianeta sia
terrestri che atmosferiche. Alcuni dicono che molte delle onde siano
indirizzate verso la ionosfera e da questa riflesse con un angolo di
incidenza predeterminato. La cartina sopra riportata è stata ricavata da uno
studio fatto da Leuren Moret; vi sono evidenziati tutti i siti HAARP del
mondo anche se, come al solito avviene in questi casi, mancano alcune
installazioni piuttosto importanti: una base in Antartide, forse la più
importante del progetto, un’altra in Cile, un impianto a Cipro parte greca,
quella di Sushanalle in Tagikistan e quella, immancabile, nel nostro Paese!

Tutto come da stantio e servile clichet: se gli USA ci chiedessero di
autoaffondarci, come penisola, penso che con adeguate forniture di
tecnologie, naturalmente comperate a peso d’oro dagli americani, riusciremmo
a farlo in breve tempo! E qui signori non conta di quale parte politica sia
il governo, tutti si comportano allo stesso modo: Prodi, D’Alema, Berlusconi
stesso atteggiamento servile ed uniformemente monotono. Come al solito la
verità va, però, cercata dietro le tendine o le cortine fumogene che si
frappongono tra gli occhi dei poveri fessi e le reali intenzioni della
solita ristrettissima cricca di menti sataniche e criminali. In un rapporto
segreto del Pentagono sembra compaia questo passo: «Un improvviso
sconvolgimento climatico porterà ad una catastrofe globale di monumentali
proporzioni,… portando intere nazioni a scomparire sotto il mare ed i pochi
sopravvissuti a combattere per le scarseggianti risorse di cibo, acqua ed
energia».

Nella prima metà del secolo scorso il grandissimo, quanto bistrattato e
semisconosciuto scienziato, Nikola Tesla, fu tra l’altro quello che realizzò
la corrente alternata, studiò moltissimo le onde elettromagnetiche ed arrivò
a sconcertanti conclusioni. Negli anni Ottanta del secolo scorso il fisico
texano Bernard Eastlund del prestigioso MIT, seguendo le scoperte di Tesla
brevettò un sistema denominandolo Metodo ed attrezzatura per modificare una
regione dell’atmosfera, magnetosfera e ionosfera terrestre; a questo ne
seguirono altri undici. In uno di essi veniva descritta la proprietà
riflessiva della ionosfera per utilizzi come sistemi di raggi energetici,
esplosioni nucleari graduali senza radiazioni, sistemi di rilevamento e
distruzione di missili nucleari e sistemi radar spaziali (1).

L’ARCO società proprietaria di vasti giacimenti di gas naturali in Alaska,
pensava di poter sfruttare il gas per la produzione di energia elettrica
distribuibile senza bisogno di linee di fili per il trasporto, a propri
clienti che poteva acquisire in tutto il mondo. La visione e la speranza di
Tesla di distribuire gratuitamente energia senza l’uso di fili nelle case di
tutti gli abitanti del pianeta, sembrava prendere corpo, anche se in forma
assai lontana da quella gratuità che lo scienziato prefigurava: qui entrano
in ballo fortissimi interessi economici che sono irrinunciabili da parte di
un soggetto economico.Ma Tesla aveva anche scoperto che attraverso questo
sistema si poteva manipolare il clima: era possibile creare pioggia a
comando quando era indispensabile per l’agricoltura, oppure neutralizzare
calamità naturali come uragani e cicloni, ma, d’altra parte, era anche
possibile creare tali fenomeni a piacimento.

Le scoperte di Eastlund accertano che se si dirige la potenza
elettromagnetica verso uno specifico punto della ionosfera si riuscirebbe a
provocare un tale grado di riscaldamento della medesima da riuscire ad
innalzarla, cioè a rigonfiarla fisicamente e questo rigonfiamento creerebbe
quello che lo scienziato chiama effetto lente d’ingrandimento: che è capace
di convogliare i raggi sulla superficie terrestre creando ovviamente effetti
devastanti: la potenza di ritorno di tali onde sarebbe in grado di creare
vere e proprie modificazioni a livello molecolare dell’atmosfera, a seconda
della diversa frequenza delle onde generate, produrre anche cambiamenti
repentini del clima; oltre ad influire negativamente sulla mente umana
creando squilibri e forse anche interferire sulle masse tettoniche della
terra provocando terremoti di impressionante magnitudo. Ciò spiega, perché
Tesla abbandonò i suoi esperimenti specifici, ritenendoli troppo pericolosi
per l’armonia della vita dell’intero creato. Questa è una chiara chiave di
lettura per fenomeni naturali strani ed ormai troppo frequenti, che si
verificano in ogni parte del mondo. Maremoti, terremoti altamente
distruttivi, cambiamenti della famosa corrente aerea detta el niño, i vari
ed ultracatastrofici cicloni abbattutisi sul Golfo del Messico. Dobbiamo
anche aggiungere, e questi sono dati recentissimi, lo spostamento dei
monsoni verso nord nell’emisfero settentrionale e verso sud in quello
meridionale, che causano, per esempio, grandissima calura estiva nella parte
asiatica della Russia con conseguente siccità.

Stiamo assistendo, sgomenti, a gravissimi ed improvvisi comportamenti di
persone che all’improvviso, senza nessun motivo plausibile, compiono atti
aberranti. Uccisioni di massa, atti inconsulti che spesso si concludono con
il suicidio ed anche soggetti che, dopo aver compiuto certe insane e
criminali azioni, sembra che si siano risvegliati da un sogno e non
ricordano assolutamente nulla di quanto hanno fatto, né del perché lo
abbiano fatto. Giustamente siamo portati a pensare che costoro assumano
atteggiamenti del genere, solo per cercare di passare da semi infermi
mentali e salvarsi da una severa condanna penale: potrebbe, però anche
succedere, quanto sopra esposto ed il soggetto trovarsi nella impossibilità
materiale di spiegarsi o ricordare il suo comportamento.

Un’altra traccia inquietante la possiamo rinvenire in quello che Zbygniew
Brzezinsky scriveva nel 1997 in un testo profetico intitolato La Grande
Scacchiera, o in un altro suo libro più datato risalente al 1970 intitolato
Tra due età, in cui affermava: «La tecnologia renderà disponibile tecniche
di modificazione climatica che potranno essere impiegate per produrre
prolungati periodi di siccità o di tempesta».

In un altro studio redatto da alcuni ufficiali americani nel 1996 si
affermava: «Nel 2025 le forze aerospaziali USA potranno avere il controllo
del clima, se avranno capitalizzato le nuove tecnologie sviluppandole nella
chiave delle applicazioni di guerra (...). Dal miglioramento delle
operazioni degli alleati e dall’annullamento di quelle del nemico tramite
scenari climatici su misura, alla completa dominazione globale delle
comunicazioni e dello spazio, la modificazione climatica offre, a chi
combatte una guerra, un’ampia gamma di possibili modi per sconfiggere o
sottomettere l'avversario».

Notizie precise si reperiscono anche nei testi programmatici, sempre del
1997, elaborati dal PNAC, Project for a New American Century. Il governo
degli Stati Uniti, entra in scena con azioni molto importanti e rendendo la
storia più complicata. I progetti e gli studi di Eastlund vengono secretati
e sottoposti al vincolo di massima protezione, per poi essere passati alla
E-Systems, una società controllata dalla Raytheon, una delle quattro più
grosse fornitrici del Dipartimento della Difesa USA. Chi fa da nesso di
congiunzione in tutto ciò è Richard Armitage Vicesegretario di Stato e
membro del consiglio di amministrazione della Raytheon, implicato in molte
operazioni coperte dei servizi americani e grande sostenitore del PNAC.

Tutta questa serie di aberrazioni sono possibili grazie alla Full Spectrum
Dominance cioè quella politica di eccezionali investimenti militari, mirati
alla conquista ed al mantenimento di una posizione di superiorità americana
nello spazio, se non addirittura di un assoluto e totale controllo del
medesimo. Il Generale Joseph W. Ashy, responsabile del Comando Spaziale USA,
così si è espresso: «Alcune persone non vogliono sentirne parlare. Ma
assolutamente siamo prossimi a combattere nello spazio. Combatteremo dallo
spazio e nello spazio. Un giorno o l’altro colpiremo obiettivi terrestri –
navi, aeroplani e obiettivi sulla terraferma – dallo spazio». Nel 2004 l’Observer
pubblicava un rapporto segreto commissionato da Andrew Marshall, influente
consigliere di Rumsfeld, nel quale si affermava: «Un improvviso
sconvolgimento climatico porterà ad una catastrofe globale di monumentali
proporzioni, che comprende una guerra nucleare e disastri naturali, portando
intere nazioni a scomparire sotto il mare ed i pochi sopravvissuti a
combattere per le scarseggianti risorse di cibo, acqua ed energia». Certi
tipi di disastri sembrano proprio delle prove generali per questo scenario,
come anche la costruzione di quella città sotterranea di cui Maurizio
Blondet ci ha mostrato un filmato in uno dei suoi ultimi articoli.

Nel 2006 l’HAARP è stata dotata dei restanti trasmettitori per arrivare alla
massima espansione del progetto e tutto ciò, di sicuro, non diretti a
fornire aiuti per il miglioramento dell’agricoltura nel mondo, questo
sembra più che evidente. Nel 2002, ben 188 membri della Duma, il Parlamento
russo, hanno firmato il seguente allarmato documento: «Sotto il programma
HAARP, gli Stati Uniti stanno creando nuove armi geofisiche integrali, che
possono influenzare gli elementi naturali con onde radio ad alta frequenza.
Il significato di questo salto è comparabile al passaggio dall’arma bianca
alle armi da fuoco, o dalle armi convenzionali a quelle nucleari. Alcuni
scienziati temono che la ionosfera possa collassare per squilibrio
elettrico… Possiamo davvero rischiare di manomettere qualcosa che ancora non
comprendiamo del tutto, e che appartiene ad ogni forma di vita (non solo
umana) su questo pianeta?». Fin dagli anni Cinquanta dello scorso secolo,
anche l’ex URSS aveva iniziato una serie di studi di approfondimento di
quelli già condotti da Tesla, studi poi abbandonati a causa del collasso
economico seguito alla disgregazione dell’ex Unione Sovietica.

Di certo i progetti americani hanno innescato una nuova corsa al riarmo da
parte della Russia e per ora nessuna notizia trapela dalla Cina che mantiene
un bassissimo profilo in materia di armamenti e di dotazione di armi
speciali. In ultima analisi l’abbattimento volontario o meno che sia del
satellite Phobos-Grunt è solo una minima parte dell’iceberg che emerge da
questo oceano di follia e di aberrazione mentale in cui gli USA stanno
precipitando il mondo.

Luciano Garofoli

1) US PATENT #4,686,605, il brevetto è leggibile qui
Raffaele Benzi
2013-10-28 20:37:21 UTC
Permalink
"Andreas B" ha scritto nel messaggio news:l4mgm1$ies$***@speranza.aioe.org...

Ma di fufffari cazzari che hanno tanto tempo da perdere , scrivendo tante
cazzate,
quanti ce ne sono?
Ubachef
2013-10-28 20:48:32 UTC
Permalink
Post by Raffaele Benzi
Ma di fufffari cazzari che hanno tanto tempo da perdere , scrivendo tante
cazzate,
quanti ce ne sono?
Scrivere tante cazzate non è impegnativo. E se vai di copia incolla non
prende nemmeno tanto tempo.
--
mic
E d'un tratto capii che il pensare e' per gli stupidi,
mentre i cervelluti si affidano all'ispirazione.
Ah... https://sourceforge.net/projects/cirulla/
feynman
2013-10-29 17:35:06 UTC
Permalink
Post by Raffaele Benzi
Ma di fufffari cazzari che hanno tanto tempo da perdere , scrivendo
tante cazzate,
quanti ce ne sono?
in realtà è sempre lo stesso idiota perditempo.
Si tratta di noizn-cremino che ha come scopo non quello di scrivere
qualcosa di utile e sensato (non ne sarebbe in grado, poveraccio) ma
solo quello di farsi leggere.
Fa quasi pena.

ciao
feynman

Leonardo Serni
2013-10-28 21:43:46 UTC
Permalink
Post by Andreas B
possono essere stati causati da attacchi mirati posti in essere in maniera
deliberata, ma invece, potrebbero essere ricondotti a cause indirette,
conseguenziali alla presenza di una forte potenza elettromagnetica emessa da
apparecchiature terrestri situate in altri Paesi esteri. Rodinov, senza
entrare in dettagli particolareggiati, nel miglior stile dei militari russi
vecchia scuola, afferma che in Alaska è collocato un enorme impianto formato
da antenne (cioè quelle del sistema americano HAARP) le cui irradiazioni di
onde possono influire sulla ionosfera, che è la parte più estrema
dell'atmosfera terrestre.
E' una teoria abbastanza plausibile. Una installazione come HAARP potrebbe con
molta facilita' arrecare danni all'elettronica di bordo di un satellite. Fosse
stato chiesto a me, per non saper ne' leggere ne' scrivere avrei impostato una
bella orbita che girasse dimoltòne al largo di Gakona, Alaska.
Post by Andreas B
Il satellite passando sopra l'Alaska
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Leonardo "O RLY?" 1/2
--
Then felt I like some watcher of the skies, when a new planet swims into his ken;
Or like stout Cortez when with eagle eyes, he star'd at the Pacific; and all his men
Look'd at each other with a wild surmise - silent, upon a peak in Darien.
A***@despammed.com
2013-10-29 08:25:14 UTC
Permalink
Post by Leonardo Serni
E' una teoria abbastanza plausibile. Una installazione come HAARP potrebbe con
molta facilita' arrecare danni all'elettronica di bordo di un satellite. Fosse
stato chiesto a me, per non saper ne' leggere ne' scrivere avrei impostato una
bella orbita che girasse dimoltòne al largo di Gakona, Alaska.
Non fare il furbo.
Lo sai benissimo che HAARP è specializzato nel rinterzo con effetto.
Post by Leonardo Serni
Post by Andreas B
Il satellite passando sopra l'Alaska
http://www.russianspaceweb.com/images/spacecraft/planetary/mars/phobos_grunt/reentry/reentry_map_2012_01_15_Cb_1.jpg
Visto?
Passa precisamente a nord di reggio-emilia!!!
Leonardo Serni
2013-10-29 12:14:06 UTC
Permalink
Post by A***@despammed.com
Post by Leonardo Serni
Post by Andreas B
Il satellite passando sopra l'Alaska
http://www.russianspaceweb.com/images/spacecraft/planetary/mars/phobos_grunt/reentry/reentry_map_2012_01_15_Cb_1.jpg
Visto?
Passa precisamente a nord di reggio-emilia!!!
Comunque che importa? Affondata una fuffata se ne fa un'altra. Per esempio: la
navetta ha mostrato le prime anomalie passando sulla verticale di un punto nel
mezzo dell'Atlantico dove il filosofo Platone [1] collocava Atlantide. E nello
stesso punto, con una precisione che gli scienziati non sanno spiegare [2],

<http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/1e/AF_447_path-notext.svg>

...voila: un nuovo Triangolo delle Bermude.

Leonardo

[1] nom de plume del maestro Jedi Plat-Wan
[2] una approssimazione di 1470 chilometri in piu' o in meno
--
Then felt I like some watcher of the skies, when a new planet swims into his ken;
Or like stout Cortez when with eagle eyes, he star'd at the Pacific; and all his men
Look'd at each other with a wild surmise - silent, upon a peak in Darien.
Arne Saknussemm
2013-10-29 13:26:36 UTC
Permalink
Platone [1] collocava Atlantide. E nello stesso punto, con una
precisione che gli scienziati non sanno spiegare [2],
<http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/1e/AF_447_path-notext.svg>
Uhmmm "Carrington Effect" ?!? Se fosse dovrebbe essersi verificata
una cosiddetta "supertempesta solare" ... dove sono i dati ? (ok, lo
so, i malvagi del complotto mondiale li hanno nascosti <g> !)
Oscar78
2013-10-28 23:05:18 UTC
Permalink
Il giornale Isvestie, per esempio, raccoglie un'intervista di Vladimir
Popovkin presidente dell'Agenzia Spaziale russa che così si esprime: «I
frequenti fallimenti dei nostri veicoli quando volano sul lato della terra
opposto alla Russia - dove non li vediamo e non riceviamo letture di
telemetria dalla strumentazione di bordo - sono inspiegabili
sì come no,come la navicella BURAN che doveva fare concorrenza allo shuttle
, nonostante i piani sovietici prevedessero la realizzazione di una flotta
di cinque navette e un ritmo di 20 missioni l'anno a partire dal 1990, il
volo del 1988 è rimasto l'unico del Buran,fatto senza equipaggio,della
durata di 3 ore .
Raffaele Benzi
2013-10-29 13:17:18 UTC
Permalink
"Andreas B" <***@yahoo.it> ha scritto nel messaggio news:l4mgm1$ies$***@speranza.aioe.org...

Ma non e' meglio che te ne torni agli articoli di religione???????????

La fisica non mi sembra il tuo campo.
Continua a leggere su narkive:
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